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La discesa in campo di Conte e il nuovo logo: le novità del M5S

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L’ex Premier Giuseppe Conte torna a scendere in campo al fianco del Movimento Cinque Stelle e dopo la pace di Marina di Bibbona con Beppe Grillo, si dice pronto a guidare il nuovo corso del Movimento.

La richiesta fatta ai pentastellati è quella di essere compatti e mette suoi paletti sulle riforme che il movimento ha finora portato a casa, a partire da giustizia e reddito di cittadinanza.

Il Movimento Cinque Stelle riparte con nuovo slancio, nuova forza. Sono stati mesi difficili, abbiamo superato momenti di stanchezza lasciandoli alle spalle. Possiamo ripartire con il vento delle battaglie che verranno, quelle ancora da vincere. Il vento che spazza via nubi e incomprensioni. A partire da oggi potete leggere il nuovo statuto, la carta dei principi del nostro movimento. Dopo 15 giorni ci sarà la votazione. Nello statuto troverete le basi per rilanciare la piena agibilità comune del presidente del Movimento. Un nuovo indirizzo politico. Gli iscritti avranno un ruolo sempre più centrale” ha affermato ieri, sabato 18 luglio, nella sua diretta.

Continuando “Sarà un modo per valorizzare e rilanciare quel grande progetto civico e politico nato 12 anni fa dalle intuizioni, dalla passione di Beppe Grillo e di Casaleggio. Quello che mi sta particolarmente a cuore è la scuola di formazione, anche luogo di confronto per i politici e gli amministratori locali. In questi anni il Movimento è cambiato, mantenendo però sempre il suo tratto distintivo: mettere al centro l’interesse di voi cittadini. Oggi questo progetto ha bisogno di nuova linfa, una forza trainante è quello che i cittadini si aspettano da noi. E oggi non possiamo lasciare che gli impegni presi con i cittadini vengano abbandonati: è una questione di rispetto per i cittadini” ha affermato l’ex Premier.

Nel 2018 il Movimento ha ottenuto la fiducia di oltre 10 milioni di italiani. E’ diventato la prima forza politica in Parlamento grazie agli impegni presi con gli elettori. E questi impegni in parte li abbiamo già mantenuti, realizzando gran parte delle riforme promesse e che oggi non possiamo lasciare che vengano cancellate. E’ una questione di rispetto per la democrazia e di rispetto per gli elettori. E’ una questione di coerenza. Nel perido in cui ho ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio ho lavorato sempre nell’interesse generale, tenendo sempre presente il valore dell’etica pubblica. Ho compreso il ruolo della Politica con la “P” maiuscola. Non ho mai agito nel mio interesse personale. Sono così e continuerò ad essere così alla guida del Movimento. Questo è l’unico modo che conosco per lavorare e fare politica ed è l’unico modo per servire al vero il mio Paese” ha affermato l’ex Presidente del Consiglio

Siamo quelli della legge spazzacorrotti, del decreto contro il precariato, a favore dei diritti dei riders, che hanno tagliato le tasse, quelli che hanno agito concretamente per attenuare il divario tra Nord e Sud, così che che gli italiani siano tutti uguali, del superbonus e del reddito di cittadinanza, che qualcuno vorrebbe smantellare per interessi di bottega. Piuttosto rinnoviamolo nella parte delle politiche attive del lavoro. Siamo quelli che vogliono processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati, non accetteremo mai che il processo penale per il crollo del ponte Morandi possa rischiare l’estinzione” ha continuato poi.

Noi siamo e saremo sempre dalla parte di chi non ce la fa. Ci rivolgeremo anche a quel ceto medio, che oggi fatica ad arrivare a fine mese. Ma vogliamo sostenere anche il ceto produttivo. Noi ci saremo sempre con la nostra forza e la nostra coerenza ma per ottenere risultati, è necessario essere uniti e in tanti. Il Movimento Cinque Stelle dovrà essere compatto per riconquistare la fiducia dei 10 milioni di elettori che ci hanno votato e di tanti altri che hanno perso la speranza di cambiare l’Italia. Rivolgo un appello ai vecchi ma anche ai nuovi sostenitori. Fateci sentire il vostro sostegno, non vi chiediamo altro. Riunitevi, parlate tra voi e proponete vostri progetti. L’Italia ha bisogno di nuove idee, delle nostre idee. Girerò tutta l’Italia e mi fermerò a discutere nelle vostre piazze. Perchè non si fa politica solo nei luoghi istituzionali. La politica è ovunque vi siano cittadini che si confrontano per il bene della comunità” ha affermato.

Concludendo “Io sono pronto e non intendo mollare di un centimetro e saremo bene accoglienti a tutti i nuovi amici che vorranno camminare al nostro fianco, insieme, ora“.

Vito Crimi, sul sito del M5S ha annunciato, intanto, che tra il 2 e il 6 agosto sarà votato il nuovo statuto “In qualità di Presidente del Comitato di Garanzia revoco, su indicazione del Garante, l’indizione assembleare di cui alla mia precedente comunicazione del 2 luglio 2021 e convoco l’Assemblea degli iscritti dalle ore 10 alle ore 22 dei giorni 2 e 3 agosto in prima convocazione e dalle ore 10 alle ore 22 dei giorni 5 e 6 agosto in seconda convocazione per votare la proposta di modifica dello Statuto e contestuale revoca della deliberazione assembleare del 17 febbraio 2021“.

Il garante del M5s è “il custode dei valori fondamentali dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle, ha il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme dello statuto” si legge nel nuovo statuto del M5s che andrà in votazione i primi di agosto.

Che continua poi “Il garante è eletto mediante consultazione in rete, all’interno di una rosa di candidati non inferiore a 3 e resta in carica a tempo indeterminato nonostante sia revocabile su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia all’unanimità e ratificata da una consultazione in rete degli Iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta“.

La cura delle parole, l’attenzione per il linguaggio adoperato sono importanti anche al fine di migliorare i legami di integrazione e di rafforzare la coesione sociale. Le espressioni verbali aggressive devono essere considerate al pari di comportamenti violenti. La facilità di comunicare consentita dalle tecnologie digitali e alcune dinamiche innescate dal sistema dell’informazione non devono indurre a dichiarazioni irriflesse o alla superficialità di pensiero. Il dialogo profondo, il confronto rispettoso delle opinioni altrui contribuiscono ad arricchire la propria esperienza personale e l’esperienza culturale delle comunità di rispettiva appartenenza“, si legge.

All’interno del documento è stata introdotta anche un’altra importante novità per il Movimento Cinque Stelle: cambia il Logo. Più rosso e in basso la data del 2050. E cambiano anche le Cinque Stelle: “le cinque stelle che costellano il nostro orizzonte e orientano la nostra azione sono i beni comuni, l’ecologia integrale, la giustizia sociale, l’innovazione tecnologica e l’economia eco-sociale di mercato“.

Quando Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio lo crearono le stelle rappresentavano: Acqua, Ambiente, Trasporti, Connettività e Sviluppo.

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Autonomia Differenziata. Rossella Sessa FI: “Bene il lavoro del Senatore Silvestro su livelli LEP”

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ROMA – “Le dichiarazioni del Senatore Franco Silvestro, Presidente della Commissione Bicamerale Affari Regionali, sull’impegno per la individuazione delle risorse necessarie a garantire, in ogni territorio, livelli di assistenza minimi, nell’ambito del piano per l’Autonomia Differenziata, sono la migliore garanzia per tutti i cittadini, in modo particolare quelli delle Regioni meridionali, a cominciare dalla Campania, dove la pessima gestione del sistema sanitario, a livello regionale, ha messo in discussione il sacrosanto Diritto alla Salute. Il tour che i rappresentanti della Commissione, a breve, inizieranno in tutta Italia, compresa la Campania, è la conferma di una grande sensibilità da parte dell’attuale maggioranza di Governo nei confronti del tema della Sanità.”
E’ quanto dichiara Rossella Sessa, già parlamentare e Responsabile Regionale di FI per disabilità e disagio. 
In questo senso Forza Italia, con i suoi Ministri e Parlamentari, insieme a tutta la maggioranza di Governo, sta attuando una politica che va nella direzione dell’uguaglianza di trattamento su tutti i territori, eliminando gli errori commessi, a livello locale, in modo particolare all’interno delle Regioni, da chi si è preoccupato solo di criticare e mai di costruire un corretto rapporto istituzionale.

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Nazionale

Infrastrutture. Il senatore Franco Silvestro (FI) elogia Salvini: “Uomo di Garanzia”

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“Le parole del ministro Salvini, che oggi ha risposto in Senato ad un’interrogazione di Forza Italia, sulla necessità di garantire al più presto la completa viabilità della strada statale 562 denominata Mingardina nel Cilento vanno nella direzione da noi auspicata. Si tratta infatti di un’arteria stradale, chiusa forzatamente per la messa in sicurezza e riaperta dopo 5 mesi a corsia alternata, che costituisce l’accesso principale a Marina di Camerota ed è utilizzata dai turisti e dai residenti per raggiungere gli ospedali e i plessi scolastici di Vallo della Lucania e Sapri, oltre ad essere la via di fuga principale nel piano di protezione civile comunale vigente. Le continue dispute tra il Comune di Camerota, la Soprintendenza di Salerno e l’Ente Parco nazionale del Cilento, alle quali assistiamo da mesi, non fanno altro che rallentare le attività di messa in sicurezza e di riapertura. Siamo convinti che il ministro Salvini sia la persona giusta per intervenirepresso gli enti preposti, così come ci ha assicurato, per appianare queste controversie nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Lo ha detto in Aula il senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, intervenendo in replica al question time con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

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Napoli

Elezioni Politiche. Napoli si conferma una nazione a parte. Nel resto d’Italia vince il centrodestra a Napoli il M5S

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NAPOLI – In gergo, noi napoletani, quando andiamo all’estero siamo soliti dire: “Nun ce sta niente a fa, c’avimma sempre distinguere” ed è vero. Napoli è una piccola nazione nella nazione. Siamo la terza repubblica all’interno dello stivale dopo San Marino e Città del Vaticano e lo dimostrano i risultati delle ultime elezioni politiche.

Mentre il resto d’Italia si tinge di blu, ai napoletani invece piace il giallo, quello dell’assistenzialismo, del pressapochismo, della sprovvedutezza, del precariato della politica e dell’incompetenza.

Mentre gli italiani portano agli onori della cronaca politica Giorgia Meloni col suo 26,06% nella coalizione di centrodestra vincitrice di queste elezioni col 43,87%, a Napoli si registra la vittoria del Movimento 5 stelle col 41,36% facendo registrare sette dei nove seggi uninominali assegnati al partito di Conte.

Una visione della politica in controtendenza da sempre quella dei napoletani, che da sempre con le proprie scelte relegano la propria città ai margini della società.

Adesso sarà bello vedere, magari con la guida di Giorgia Meloni chissà, come si comporterà il futuro governo di centrodestra, nei confronti della città di Napoli, che non solo non ha preferito il programma dei conservatori italiani ma che presenta pure un’Amministrazione targata PD.

Purtroppo a farla da padrona nella vecchia capitale del Regno di Napoli è ancora quel sentimento personalistico che consente ad ogni singolo individuo di pensare prima e solo ai propri interessi. Per intenderci, il sentimento del “si salvi chi può”.

Ed è proprio quel sentimento, basato sulla voglia di tutelare e rinforzare i sussidi del Reddito di Cittadinanza che ha permesso al partito di Conte di far entrare in Parlamento gente semianalfabeta che pone la nostra città ai margini della futura agenda politica.

Si miei cari lettori, avete letto bene: semianalfabeti.

Perché chi ha votato il M5S in realtà non conosceva affatto i personaggi che questa legge elettorale balorda ha consentito di far eleggere. Una legge che ai partiti tradizionali, almeno a Napoli, gli si è ritorta contro.

E ora!? Ora i napoletani non hanno più alcun alibi. Se le cose, in questa città, per i prossimi cinque anni, non andranno secondo i loro desideri, a partire dalla conferma del Reddito di Cittadinanza, sarà solo ed esclusivamente colpa loro.

D’altronde è da un mese che non si fa altro che dire che Giorgia Meloni, una volta eletta, si batterà affinché sarà abolita la misura del Reddito di Cittadinanza e con Conte, oramai relegato all’opposizione, quali garanzie avranno i percettori? Nessuna. Ecco perché la cosa utile da fare è sempre quella di informarsi sulla vita politica del proprio Paese e non alzarsi dalla sedia solo quando si deve votare, scegliendo, tra l’altro, sempre quello che fa più comodo a se stessi.

Purtroppo per Napoli e per i napoletani l’aforisma che recita: “Il livello culturale della politica che amministra un Paese è di pari livello a quello di chi lo elegge” non è mai stato così attuale.

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